
Salve a-mici ! E’ piaciuto così tanto il mio articolo sulla leggenda che riguarda la M scritta sulla fronte dei gatti tigrati, che adesso ve ne racconto un’altra !!!! Sono proprio un brava gatta buzzicona !!!!
Allora : avete mai sentito parlare del gatto Maneki Neko ???
Per capirci è questo :

E’ il gatto portafortuna di origine giapponese : in Giappone le sue statuine potete trovarle ovunque, dalle case private, ai ristoranti ai templi.
Le statuine del Maneki Neko non sono solo un souvenir tipico del Giappone, ma hanno un significato preciso legato a delle leggende. In particolare le leggende che ne spiegano la nascita, sono 2, entrambe risalenti al periodo di samurai e ronin e a 2 templi, ancora presenti a Tokio
Cosa significa letteralmente Maneki Neko ? All’incirca tradotto in italiano significa “gatto che invita con un cenno”. Infatti la statuina ritrae un gatto con la zampetta alzata in segno di saluto.
Statue di varie misure si trovano all’interno di negozi e nelle vetrine, perchè la zampina alzata è un invito ad entrare, così con più clienti, ci sono più guadagni e da qui il significato di porta fortuna. Infatti secondo una antica credenza giapponese, quando noi gatti puliamo il musetto con la zampa, vuol dire che stanno per arrivare ospiti. Più o meno come qui in Italia dove in alcune regioni c’è la credenza diffusa che quando un gatto o un cane arrivano con la zampa dietro l’orecchio, vuol dire che pioverà .. e se piove all’improvviso la gente entra nei negozi…
Adesso vi racconto delle 2 leggende
La prima leggenda, racconta che a Tokyo nel 17° secolo, vi era un sacerdote povero, che viveva in un tempio in rovina. Nonostante la ristrettezza di mezzi, condivideva il suo cibo con il suo gatto di nome Tama. Un giorno il ricco Naotaka, daimyo di Hikone, per ripararsi dalla pioggia che lo aveva sorpreso, si riparò sotto un albero aspettando la fine del temporale. E mentre era sotto l’albero, vide il gatto Tama che sembrava fargli cenno di avvicinarsi. L’uomo fu talmente incuriosito da quel gatto, che decise di entrare nel tempio : e fu la sua salvezza, perchè appena lasciato l’albero, questo fu colpito da un fulmine. Così il daimyo divenne amico del gatto e del sacerdote, il tempio venne rimesso a posto, e Tama ed il suo amico umano non patirono più la fame. Il tempio di questa leggenda si trova a Tokyo : è il Bodaiji dei signori Ii di Hikone.
La seconda leggenda è ambientata sempre a Tokyo nella zona di Imado, nel periodo Edo (1603 – 1868). In questa zona, dove vi erano molti produttori di ceramica, viveva una vecchietta molto povera che non poteva neppure sfamare il suo gatto, che fu costretta a dare via. Una notte il suo gatto le apparve in sogno e le disse che se avesse realizzato statuette con la sua immagine, avrebbe avuto fortuna. La vecchina seguì il consiglio e fece realizzare varie statuine, che andò a vendere proprio all’ingresso del Tempio di Imado. I gattini di ceramica, che erano i Maneki Neko, divennero famosi e la vecchina non fu più povera. Anche il tempio di Imado è ancora presente a Tokyo, per la precisione ad Asakusa.
Piaciuta anche questa leggenda ???? A me si !!!!
A presto da Milù, con altre storie fantastiche sui gatti !!!!
Una risposta a "Leggende sui Gatti : Maneki Neko"