Salve a-mici !!! Ho avuto molto da fare nei giorni passati e quindi sono stata un pò assente dal blog…. oltre ad essere indietro con i miei progetti… ma saprò farmi perdonare…. intanto vi faccio vedere la casetta in DASche abbiamo fatto insieme, finita. Non si vede molto nelle foto, ma dopo averle dato una mano di bianco con la mia chalk paint, le ho passato un protettivo lucido : in totale tre mani, ma nell’ultima ho aggiunto al protettivo il glitter colore bianco polvere di stelle (ossia ci sono dei glitterini di colore rosa e azzurro mescolati), ed è venuta molto bene : non è precisa, come lo sono tutti i lavori artigianali fatti a zampa, ma mi piace lo stesso. E voi che ne pensate ?
Salve a-mici !!! Continuiamo nella realizzazione delle nostre casette porta candeline. Dopo essersi asciugate (ci hanno impiegato una settimana… lo spessore di 0,5 mm richiede un pò di tempo in più ho aspettato perchè volevo che indurissero bene per evitare che si rompessero), vanno rifinite.
Per la rifinitura io utilizzo un taglierino dalla punta piccola e un pò di carta vetrata a grana media. In questo modo rimuovo tutti frammenti rimasti attaccati dopo il taglio delle varie parti, e liscio sia i bordi che la superficie. Dopo aver rifinito i 4 pezzi e puliti dalla polvere della scartavetratura, devo incollarli. Io uso una colla universale trasparente : impiega qualche minuto a far presa, ma è efficace. Non uso la colla vinilica perchè richiede 24 ore per asciugare bene, mentre la colla a caldo oltre a creare spessore, con il DAS non funziona.
Come potete vedere dopo l’incollaggio i punti di giuntura sono evidenti e le parti non combaciano perfettamente. Non è perchè non abbiamo una zampa precisa, ma solo un insieme di circostanze che rendono il lavoro non preciso. In primo luogo il taglio è fatto a zampa e non con una macchina in serie : bastano anche pochi millimetri per avere due pezzi leggermente differenti. In più il DAS è un materiale che si attacca facilmente al supporto su cui lo stiamo lavorando, e dopo il taglio staccarlo dal supporto ne determina inevitabilmente una deformazione. Altra fase che determina modifiche alle dimensioni dei pezzi, è l’asciugatura : il DAS asciugandosi si contrae e si deforma, anche se di poco con spessori oltre i 5 mm, e questo contribuisce a modificare i pezzi. Non dimentichiamo che i lavori manuali non sono mai perfetti ed è per questo che sono più belli. Pertanto bisogna rimediare alla situazione utilizzando o lo stucco per pareti o il DAS stesso. Io questa volta ho utilizzato il DAS : ho utilizzato delle strisce che ho messo lungo le giunture e con degli attrezzi per lavorare l’argilla (ma basta anche la lama di un coltello non seghettato), le ho lavorate in modo da integrarle nella struttura.
Questo è il risultato finale : lascio asciugare il DAS, una leggera scartavetrata e poi la dipingerò con la mia chalk paint nel colore bianco ottico. Utilizzerò poi una finitura lucida a cui aggiungerà della polvere glitter bianca. Vedremo nei prossimi articoli il risultato finale e poi passeremo a costruirle con il secondo metodo.
Salve a-mici !!! Come promesso vi spiego come fare la casette porta candeline, quelle che vanno tanto di moda a Natale !!! Lo so : Natale è passato, purtroppo, ma bisogna organizzarsi per tempo per il prossimo, e così vediamo come fare le nostre casette.
Esistono diverse scuole di pensiero su come lavorare con il DAS per fare queste casette. Io vi propongo i due metodi che ho utilizzato e che si sono verificati i più efficaci. Il primo metodo consiste nel costruire le varie parti della casetta (le 4 pareti e le due falde del soffitto) per poi incollarle, una volta asciutto il DAS, e stuccarle. La caratteristica delle casette comprate nei negozi, è che non si vedono giunture, quindi questo metodo rende particolarmente arduo e complicato eliminare i punti di incollaggio, ma non impossibile.
Il secondo metodo invece consiste nel costruire la casetta utilizzando un modello di cartone : in questo caso ci sarà solo una giuntura, più il tetto, ma vedremo in seguito questa procedura.
Iniziamo con il primo metodo. La prima cosa da fare è cercare o fare un modello : in rete ne trovate diversi di cartamodelli, io ho deciso questa volta di farlo da sola, perchè volevo fare una casetta triangolare molto simpatica e piuttosto inconsueta. Così ho preso della carta a quadretti, una riga e una matita e ho disegnato il mio cartamodello.
Il triangolo è largo 10 e alto 15 cm, mentre la falda del tetto è un rettangolo di 10 x 15,8 cm
Prendo un pezzo di DAS e lo stendo con un matterello per uno spessore di circa 5 mm. Il problema del DAS è che se è troppo sottile asciuga prima, ma si incurva più facilmente. Se è troppo spesso invece, si flette meno, ma asciuga più lentamente. Stendete il DAS su una superficie liscia su cui attacca poco : io userò un tagliere in vetro di Chef Isotta che poi pulirò accuratamente sperando che Isottina non se ne accorga. Potete anche stendere sul piano di lavoro la pellicola per alimenti, ma attenzione : per quanto la stiriate, lascerà sempre delle grinze che verranno stampate sul lato del DAS a diretto contatto con la pellicola. Per cui se il vostro lavoro ha solo una facciata a vista, usate questo metodo. Altrimenti trovate una tavoletta liscia su cui lavorare.
A questo punto sulla nostra sfoglia di DAS, poggiate il cartamodello e con una matita ripassate tutto il disegno in modo da lasciare il segno nel DAS.
Tagliate usando un taglierino appuntito. Io per i lati lunghi e dritti uso un raschietto, in modo da avere un taglio netto e preciso. Quindi bagnate la punta delle dita nell’acqua e passate lungo i tagli per lisciare il DAS. Se non riuscite a lisciare tutto, non preoccupatevi : quando sarà tutto asciutto, si potrà rifinire.
Ripetete per ogni parte della casetta, quindi poggiate i pezzi su una superfice liscia e diritta e lasciate asciugare. Io sto usando delle piastrelle su cui ho poggiato la pellicola per alimenti per evitare che il DAS si attacchi sulle piastrelle.
E adesso lascio asciugare, sperando che non si incurvino… Il tutorial continua……
Salve a-mici !!! La Sophie è impegnata a fare decorazioni di Natale da vendere perchè le mie cure costano care, inoltre è ritornata all’Università a fare il suo corso di restauro e sta studiando per preparare una medicina ad hoc per me. In pratica : non ha tempo !!! E così ha dato a me il compito di scrivere l’articolo.
Ma non avendo nessun tutorial sulle decorazioni che sta facendo, ripropongo quello della slitta di Babbo Natale….. Intanto Sophie sta preparando il furgone di Babbo Natale….
Salve a-mici !!! Ho appena completato un fuoriporta natalizio per uno dei regali di quest’anno. Vi spiego come l’ho fatto .
Ci occorre qualcosa di rotondo, il diametro sceglietelo voi in base a quanto volete che sia grande il fuoriporta, un cd, una matita e del cartone. Io ho ricavato due cerchi con un foro centrale (fatto con il cd), che ho incollato tra loro per dargli più forza.
Il retro del fuoriporta l’ho rivestito con del feltro rigido da 2 mm.
La parte anteriore invece, dopo aver aggiunto del feltro per rendere la superfici uniforme ed evitare avvallamenti e fissato un cordino per fare il gancio per appenderlo, l’ho rivestita con della corda. Purtroppo la corda non mi è bastata e quindi è rimasto circa 1 cm sul bordo scoperto. Ma ho trovato poi come rimediare.
Con del cartoncino ho ricavato due sagome di casetta, di misura diversa, una più grande ed una più piccola. Quindi le ho usate come cartamodello per tagliare due pezzi sul pannolenci da 1 mm. Le ho cucite lungo il perimetro con il punto filza riempendole con un pò di imbottitura
Quindi dal feltro rigido da 2 mm ho ricavato due triangoli per fare il tetto che ho incollato sulle casette, con un pò di gomma eva, ho ricavato la porticina e con delle decorazioni in legno e in strass ho fatto le finestre. Poi ho ritagliato dal feltro rigido di 2 mm di colore verde degli abeti, e ho realizzato delle stelle di natale in pannolenci di tre colori diversi.
Quindi usando un pò di botanica in plastica, delle decorazioni in legno e polistirolo e degli scovolini argento per coprire il bordo non coperto con la corda, ho assemblato il tutto. E dato che non posso stare lontana dalla mia chalk paint, ho fatto un dry brush con il bianco sulle decorazioni per dare l’impressione della neve. Che ne pensate ? Spero piaccia a chi voglio regalarlo !!!
Salve a-mici !!! La gita di Milù al Villaggio Natalizio, si è trasformata in una lista di decorazioni che secondo lei devo fare perchè andranno a ruba… Così ho iniziato a produrre le decorazioni di Natale By Milù. La prima è il pacco regalo luminoso.
Occorrente : spiedini di legno, spago, del tessuto trasparente e/o traforato, una catena luminosa, o a batteria o a corrente, fate voi, nastri e decorazione natalizie, forbici, colla a caldo.
Prendete tre spiedini, tagliate la parte a punta e incollateli tra loro, ottenendo un bastoncino unico. Poi rivestitelo con lo spago : incollate la parte iniziale dello spago e mettete dei punti di colla lungo il bastoncino per evitare che lo spago si sposti, quindi incollate la parte finale dello spago
Questo è il risultato che otterrete : dovete preparare 12 bastoncini tutti lunghi uguali.
A questo punto occorre incollare i bastoncini in modo da formare due quadrati. Io ho usato una squadra a 45°gradi per far si che l’incollaggio dei bastoncini avvenisse esattamente a 90°. Ottenuti i due quadrati, questi dovranno essere incollati tramite gli altri quattro bastoncini in modo da formare un cubo
Per evitare che la struttura traballasse, ho rinforzato gli otto angoli con un giro consistente di spago fissato con la colla a calda
A questo punto prendete le luci e fermandole lungo la struttura con la colla a caldo le sistemate all’interno del cubo. Ricordatevi di lasciare la scatolina delle batterie con il relativo pulsante di accensione o la presa, se usate luci a corrente, fuori dal cubo. Poi rivestite il cubo con il tessuto trasparente. Io avevo una rete lurex rosso natale, comprata molto tempo fa e che non avevo mai trovato modo di usare. Quindi sistemate i nastri a formare le strisce lungo il cubo e poi a formare il fiocco. Dato che non posso sprecare materiale per i capricci di Milù e dato che il nastro che avevo scelto non bastava, ne ho usati di due tipi diversi. Poi ho decorato la parte superiore con una stella di natale in pannolenci fatta da me.
E questo è l’effetto finale !!! Milù è rimasta soddisfatta… però mi ha chiesto di fare il trenino di Natale, il furgoncino di Natale, il pupazzo di Natale luminoso, ecc. ecc.
Salve a-mici !!! Volete personalizzare un oggetto con la tecnica del decoupage, ma non avete trovato un soggetto su carta di riso che vi aggradi ??? Vorreste poter usare la vostra foto preferita, o un immagine che avete trovato in rete ma non potete stamparla su carta di riso ?? Vi insegna Sophie come fare-
Ricordate la cornice portafoto di qualche giorno fa ?
Oltre alla mia chalk paint preferita, agli stencil e alla pasta materica, ho usato la tecnica del decoupage. Su un fondo chiaro ho incollato una stampa che ho trovato in rete. Come ho fatto ? Così :
Scelto il soggetto, stampatelo su normale carta per stampante usando però una stampante laser. Questo è fondamentale, perchè questo tipo di stampa fissa l’inchiostro sulla carta rendendolo resistente alle successive operazioni.
Stampato il soggetto, prendete il nastro adesivo trasparente, quello largo e attaccatelo sul retro della vostra stampa in modo da coprire tutto il disegno. Abbiate cura di lascare un lembo per poter poi tirare via lo scotch. Si perchè dopo che il nastro sarà stato incollato, dovrete, con cura rimuoverlo. Il nastro in questo modo porterà via uno strato di carta, lasciando il foglio più sottile e quindi trasparente.
Questo è il risultato dopo aver rimosso il nastro adesivo
Ritagliate le parti della stampa che volte usare, sistematele sul vostro oggetto in modo da ottenere l’effetto decorativo desiderato, quindi munitevi di una colla per decoupage e una vaschetta con dell’acqua. Io come colla per il decoupage uso il protettivo abbinato alla mia chalk paint, ma trovate facilmente colla per decoupage. Stendete la colla sull’oggetto nella parte in cui volete posizionare la stampa. Immergete la stampa nell’acqua avendo cura anche rendere i bordi poco netti nel taglio, proprio come se fosse carta di riso.
Asciugate la stampa poggiandola su della carta assorbente, quindi posizionatela sul vostro oggetto : fate attenzione se dovete spostarla, perchè adesso la carta è bagnata, sottile e incollata alla superficie su cui l’avete poggiata, quindi potrebbe rompersi. Passate un altro strato di colla e lasciate asciugare. Una volta asciutto completate la decorazione : io ho usato la tecnica del ritocco pittorico, poi ho usato un timbro e la mia pasta materica per stencil. Devo dire che il portafoto è venuto davvero benissimo !
Salve a-mici !!! Ho deciso di fare un regalo ad Isotta, che merita di essere premiata per aver salvato il piccolo Mickey. La nostra piccola (ma solo di età ), in cucina è un portento e molto del suo tempo non da studentessa, lo passa in cucina. E usa così tanto la sua isola cucina, che era arrivato il momento di darle una sistemata. Traballava, i piedi presentavano delle crepe, ed il colore bianco, era rovinato in vari punti. Così oltre a fare un notevole sforzo economico e comprare alla piccola Chef un carrello che possa allungare la superficie di lavoro dell’isola, ho rimesso a nuovo l’isola. Un colore nero elegante della mia chalk paint preferita, uno stencil materico con soggetto cementine, un pò di colori chiari eleganti e caldi et voilà : l’isola ha un nuovo aspetto!!! Ora tocca al carrello che da bianco dovrà diventare nero come l’isola e dovrà avere lo stesso stile nella decorazione. Quindi realizzerò lo stesso stencil. Devo dire che lo stencil che ho utilizzato è davvero bello : resistente, lavabile, tagliato alla perfezione, e soprattutto è stato realizzato su misura !!! Un grazie di cuore a Daniela di DT Stencil : visitate il suo sito, ne troverete moltissimi e se non trovate quello che fa al caso vostro, potete chiedere a Daniela di realizzare il vostro stencil personalizzato !!!
Salve a-mici !!!La Sophie mi ha fatto restaurare la panchina da giardino…visto che ci giravo sempre intorno, perchè mooolto comoda, mi ha dato disposizione di pitturarla con la sua chalk paint preferita e darle lo stesso stile delle sedie e del tavolinoda giardino
E così mi sono messa subito all’opera : non ho aspettato neanche che Clodino facesse la foto alla panca nella sua versione iniziale
Due mani di nero e poi la pittura oro su gambe e bordo di schienale e braccioli
Come potete notare ho fatto un ottimo lavoro e sono stata molto precisa. E quindi ho avuto il mio premio
Stare sdraiata sulla panchina con una copertina, perchè nn vorrei mai rovinarla, sennò Sophie me la fa ri-pitturare. Sooolo IO posso sdraiarmici sopra… anche se Puntino non sembra d’accordo !!!!